CONSIGLI DEGLI PSICOLOGI DELL’EMERGENZA
Su come affrontare l’emergenza Coronavirus
Su come affrontare l’emergenza Coronavirus
A) tenersi informati attraverso fonti sicure e autorevoli:
B) tenere presente che:
Ansia e paura sono reazioni fisiologiche che hanno anche una funzione positiva. Esse ci permettono di mantenere viva l’attenzione e attivarci a favore della nostra salute.
Il problema Coronavirus esiste, ma è vero che stiamo imparando tutti, con pazienza, a difenderci e a fronteggiarlo. La collaborazione è fondamentale.
siamo soli. E' importante rimanere in rete e in comunicazione con le Istituzioni (Sanità, Protezione Civile, Autorità locali) attenendosi alle indicazioni individuate come base della prevenzione e della diagnosi. Le Istituzioni lavorano a stretto contatto tra loro, giorno e notte, per monitorare costantemente la situazione e intervenire in modo puntuale.
C) manteniamoci lucidi e calmi. Se è importante attingere alle informazioni di tanto in tanto, è altrettanto importante, per noi, i nostri famigliari e i nostri figli, mantenere il più possibile le abitudini quotidiane e ciò che rende stabile la nostra vita.
D) il nemico è il Coronavirus e non le persone. Troppo spesso la paura spinge a trovare Capri espiatori, a cui attribuire la responsabilità di ciò che accade. Questo ci allontana dalla possibilità di sentirci solidali e vicini al prossimo, sentimenti che stanno alla base della nostra capacità di combattere l’epidemia, battaglia che si può fare solo se uniti. Anche chi è colpito dalla malattia viene spesso discriminato. Ricordiamoci che anche che chi si è ammalato è una vittima.
E) Come parlare con i bambini . Prima di tutto ascoltate sempre ciò che i bambini hanno da dire o da chiedere. Si parte dai loro dubbi e dalle loro osservazioni, non dalle nostre ansie o conoscenze. Spesso bambini ed adolescenti hanno anche idee geniali, fantasie proficue, capacità di cogliere contraddizioni adulte, desiderio di proteggere adulti e nonni
Ancora più importante di che cosa si dice loro è il tono della voce. Bisogna sempre parlare in modo calmo, comunicando il fatto che non esiste un pericolo grave per loro e per voi. Spiegate la situazione con parole semplici e fate in modo che il periodo extra passato a casa possa essere una opportunità piacevole.
E importante dire loro che tutti quanti sono impegnati a far fonte all’emergenza, citando il personale sanitario, gli insegnanti, la protezione civile, le forze dell’ordine, eventualmente facendo il nome di persone che loro conoscono.
Dite anche che l’emergenza finirà e che dopo si farà una bella festa.
Con gli adolescenti siate aperti e diretti, senza allarmare e senza nascondere nulla. È importante che si sentano responsabilizzati e considerati come degli adulti. Il loro aiuto sarà prezioso per risolvere tanti piccoli problemi.
F) Le persone anziane potranno mostrarsi più vulnerabili, specie se in cattiva salute. Andranno rassicurate con la vicinanza e possibilmente tenute lontane da troppa televisione. Parlare insieme a loro di altre difficoltà passate e superate potrà essere utile.
Anche con loro sarà importante utilizzare un tono di voce calmo e u ritmo di comunicazione lento.
G) Soccorritori. Nelle emergenze i soccorritori sono più esposti degli altri cittadini. Anche se abituati a fronteggiare emergenze, i ritmi di lavoro e lo stato di allerta possono compromettere la salute. Va tenuto conto tuttavia che la possibilità di fare qualcosa di utile e lavorare in squadra sono naturali fattori di Protezione personali verso lo stress.
Come in altre emergenze, i soccorritori dovranno adeguatamente turnare, prendersi il necessario riposo e non trascurare le proprie esigenze fisiche, quali dormire, mangiare e fare pause.
- Ministero della salute, il Dipartimento Protezione Civile
- La Regione di residenza
- E, più vicini a voi:
- le Autorità comunali
- La Sanità locale: il proprio medico di base, medici da cui si è in cura
- I dirigenti scolastici e gli insegnanti delle scuole frequentate dai propri famigliari
- Notiziari emanati dalle TV di Stato (Rai 1, 2, 3)
B) tenere presente che:
Ansia e paura sono reazioni fisiologiche che hanno anche una funzione positiva. Esse ci permettono di mantenere viva l’attenzione e attivarci a favore della nostra salute.
Il problema Coronavirus esiste, ma è vero che stiamo imparando tutti, con pazienza, a difenderci e a fronteggiarlo. La collaborazione è fondamentale.
siamo soli. E' importante rimanere in rete e in comunicazione con le Istituzioni (Sanità, Protezione Civile, Autorità locali) attenendosi alle indicazioni individuate come base della prevenzione e della diagnosi. Le Istituzioni lavorano a stretto contatto tra loro, giorno e notte, per monitorare costantemente la situazione e intervenire in modo puntuale.
C) manteniamoci lucidi e calmi. Se è importante attingere alle informazioni di tanto in tanto, è altrettanto importante, per noi, i nostri famigliari e i nostri figli, mantenere il più possibile le abitudini quotidiane e ciò che rende stabile la nostra vita.
D) il nemico è il Coronavirus e non le persone. Troppo spesso la paura spinge a trovare Capri espiatori, a cui attribuire la responsabilità di ciò che accade. Questo ci allontana dalla possibilità di sentirci solidali e vicini al prossimo, sentimenti che stanno alla base della nostra capacità di combattere l’epidemia, battaglia che si può fare solo se uniti. Anche chi è colpito dalla malattia viene spesso discriminato. Ricordiamoci che anche che chi si è ammalato è una vittima.
E) Come parlare con i bambini . Prima di tutto ascoltate sempre ciò che i bambini hanno da dire o da chiedere. Si parte dai loro dubbi e dalle loro osservazioni, non dalle nostre ansie o conoscenze. Spesso bambini ed adolescenti hanno anche idee geniali, fantasie proficue, capacità di cogliere contraddizioni adulte, desiderio di proteggere adulti e nonni
Ancora più importante di che cosa si dice loro è il tono della voce. Bisogna sempre parlare in modo calmo, comunicando il fatto che non esiste un pericolo grave per loro e per voi. Spiegate la situazione con parole semplici e fate in modo che il periodo extra passato a casa possa essere una opportunità piacevole.
E importante dire loro che tutti quanti sono impegnati a far fonte all’emergenza, citando il personale sanitario, gli insegnanti, la protezione civile, le forze dell’ordine, eventualmente facendo il nome di persone che loro conoscono.
Dite anche che l’emergenza finirà e che dopo si farà una bella festa.
Con gli adolescenti siate aperti e diretti, senza allarmare e senza nascondere nulla. È importante che si sentano responsabilizzati e considerati come degli adulti. Il loro aiuto sarà prezioso per risolvere tanti piccoli problemi.
F) Le persone anziane potranno mostrarsi più vulnerabili, specie se in cattiva salute. Andranno rassicurate con la vicinanza e possibilmente tenute lontane da troppa televisione. Parlare insieme a loro di altre difficoltà passate e superate potrà essere utile.
Anche con loro sarà importante utilizzare un tono di voce calmo e u ritmo di comunicazione lento.
G) Soccorritori. Nelle emergenze i soccorritori sono più esposti degli altri cittadini. Anche se abituati a fronteggiare emergenze, i ritmi di lavoro e lo stato di allerta possono compromettere la salute. Va tenuto conto tuttavia che la possibilità di fare qualcosa di utile e lavorare in squadra sono naturali fattori di Protezione personali verso lo stress.
Come in altre emergenze, i soccorritori dovranno adeguatamente turnare, prendersi il necessario riposo e non trascurare le proprie esigenze fisiche, quali dormire, mangiare e fare pause.