Emergenze in Italia
Notizie dall'Area colpita dal Terremoto.
Fiastra
l’accompagnamento di una comunità
L’origine dell’intervento
In seguito al terremoto che ha colpito l’Italia Centrale nel 2016, Psicologi nel Mondo-Torino, assieme Psicologi per i Popoli- Torino ha svolto un intervento di comunità nel comune di Fiastra, situato nell’alto maceratese, entro il perimetro del Parco Nazionale dei Sibillini (https://www.comune.fiastra.mc.it ) Fiastra è stata interessata marginalmente dalla scossa del 24 agosto 2016 e più intensamente da quelle del 26 ottobre e soprattutto del 30 ottobre. Non vi sono state vittime, ma il patrimonio edilizio ha subito gravi danni e l’intervento della Protezione Civile ha comportato lo spostamento di una parte notevole della popolazione in strutture turistiche della costa, in particolare in due aree di campeggio di Porto Recanati. L’intervento in questa comunità è stato deciso dopo una visita di ricognizione nell’area terremotata marchigiana, operata dalle due associazioni nel novembre 2016. Nel corso della visita l’amministrazione comunale e l’associazione “RicostruiAMO Fiastra” (https://www.facebook.com/ricostruiamofiastra/) hanno chiesto un intervento, il cui obiettivo era quello di accompagnare la comunità verso la sua ricomposizione, dopo che una parte della popolazione era stata trasferita in strutture turistiche della costa. Il metodo di lavoro L’approccio adottato è quello della psicologia di comunità e in particolare della ricerca-azione partecipativa: da gennaio sino ad ottobre 2018 un gruppo di volontari ha svolto visite mensili a Fiastra (e, inizialmente, anche alle strutture di accoglienza di Porto Recanati) della durata di 4-5 giorni. Il carattere principale del lavoro svolto, dunque, è quello di non essere un intervento in emergenza, ma piuttosto un’attività di più lunga durata, che cerca di tener conto al tempo stesso della dimensione collettiva e di quella individuale. Un altro carattere essenziale è la natura interdisciplinare del lavoro: anche se la competenza prevalente dei volontari è quella psicologica, essa è stata integrata con altri tipi di apporto, di natura sociologica, architettonica, comunicativa. Questa integrazione di competenze è utile per il raggiungimento degli obiettivi relativi al benessere psicologico della popolazione, che dipende da una molteplicità di aspetti, tra loro interdipendenti. |
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Linee di azione
Le principali linee di azione alle quali si è lavorato sono le seguenti.
Per approfondire
Mela, A. (2017). La ricostruzione della comunità. Un’esperienza in ambito marchigiano. PSICOLOGIA DI COMUNITA’, 2, pp. 23-33. https://www.researchgate.net/publication/342200285_La_ricostruzione_della_comunita
Mela, A & Chicco, E. (2018). Fiastra tra mari e monti. In Emidio da Treviri, Sul fronte del sisma. Un'inchiesta militante sul post-terremoto dell'Appennino centrale (2016-2017). Roma: Derive Approdi.
https://www.researchgate.net/publication/342200092_REV1_RN07_-_Fiastra_tra_mare_e_montidoc-rev_accepted
Mela, A., & Falchetti, C. (2017). Disastri e dispersione delle comunità. Un caso marchigiano. PRISMA Economia-Società-Lavoro.
Olori, D., & Menghi, M. (2019). Ricerca attivismo e trasformazione sociale nel post sisma. Cambio. Rivista sulle Trasformazioni Sociali, 9(17). Olori, D., & Menghi, M. (2019). file:///C:/Users/Utente/Downloads/7396-Article%20Text-8040-1-10-20191219.pdf
Le principali linee di azione alle quali si è lavorato sono le seguenti.
- Gruppi di ascolto sia nelle strutture della costa, sia a Fiastra, con lo scopo di consentire una condivisione di esperienze e di emozioni in un setting protetto. A Fiastra è stata posta particolare attenzione a seguire le persone alloggiate nel modulo sociale del paese, una struttura che ha ospitato un numero notevole di persone per alcuni mesi dopo il terremoto.
- Incontri con i bambini e le insegnanti delle scuole elementari e medie, sia a Fiastra che a Porto Recanati. Va segnalato che le classi (in realtà pluriclassi in entrambi i gradi scolastici) hanno avuto gli stessi insegnanti durante tutto l’anno, riducendo così il rischio di una dispersione degli allievi. Gli incontri hanno permettere di condividere le difficoltà affrontate, le speranze ed i timori per il futuro e per il ritorno alla normalità.
- Progettazione partecipata di un nuovo giardino pubblico per Fiastra. Dopo il terremoto, la Protezione Civile ha occupato l’area centrale dove sorgeva l’unico parco pubblico con area giochi (e, dunque, frequentato in modo particolare dai bambini) per posizionare alcuni moduli per ospitare attività commerciali prima insediate in case oggi inagibili. Un nuovo giardino è stato progettato in modo partecipato in un’area che ospitava un’area verde in disuso: attraverso incontri con cittadini, allievi ed insegnanti delle scuole si sono raccolte delle idee, formalizzate in un semplice progetto consegnato all’amministrazione. Il giardino è stato effettivamente realizzato nei mesi successivi ed inaugurato il 14-7-2018 con il nome scelto dai bambini, “La rinascita dei sogni”. (https://www.cronachemaceratesi.it/junior/2018/07/15/fiastra-taglio-del-nastro-per-il-parco-rinascita-dei-sogni/32352/)
- Appoggio agli operatori della comunità per il rilancio di iniziative importanti per la riaggregazione della popolazione, come ad esempio il campo scuola estivo.
- Sostegno individuale ad alcune persone.
- Attività volta a favorire la circolazione delle informazioni sulla comunità e sull’evolversi della situazione.
- Appoggio alla progettazione delle iniziative in occasione del primo anniversario dei terremoti di fine ottobre 2016.
Per approfondire
Mela, A. (2017). La ricostruzione della comunità. Un’esperienza in ambito marchigiano. PSICOLOGIA DI COMUNITA’, 2, pp. 23-33. https://www.researchgate.net/publication/342200285_La_ricostruzione_della_comunita
Mela, A & Chicco, E. (2018). Fiastra tra mari e monti. In Emidio da Treviri, Sul fronte del sisma. Un'inchiesta militante sul post-terremoto dell'Appennino centrale (2016-2017). Roma: Derive Approdi.
https://www.researchgate.net/publication/342200092_REV1_RN07_-_Fiastra_tra_mare_e_montidoc-rev_accepted
Mela, A., & Falchetti, C. (2017). Disastri e dispersione delle comunità. Un caso marchigiano. PRISMA Economia-Società-Lavoro.
Olori, D., & Menghi, M. (2019). Ricerca attivismo e trasformazione sociale nel post sisma. Cambio. Rivista sulle Trasformazioni Sociali, 9(17). Olori, D., & Menghi, M. (2019). file:///C:/Users/Utente/Downloads/7396-Article%20Text-8040-1-10-20191219.pdf
Il comune di Fiastra è situato nell’alto maceratese, entro il perimetro del Parco Nazionale dei Sibillini, di cui costituisce una porta di accesso. Il comune, nonostante abbia recentemente incorporato il vicino centro di Acquacanina ha una popolazione inferiore ai 1000 abitanti: al censimento del 2011 Fiastra aveva 578 abitanti ed Acquacanina 122. Inoltre la popolazione è suddivisa tra il concentrico e numerose frazioni (la stessa Acquacanina, Collesanto, Polverina, San Lorenzo al Lago, Cicconi, Fiegni, San Martino di Fiastra), molte delle quali con una popolazione stabile molto ridotta e con una presenza di seconde case abitate solo durante la stagione estiva. In ogni caso, già prima del terremoto l’area era caratterizzata da un progressivo spopolamento, intervenuto soprattutto nei primi decenni del dopoguerra: nel 1951 la popolazione di Fiastra era di 1868 abitanti, mentre nel 1971 si era ridotta a 893 abitanti, con una successiva più leggera contrazione in corrispondenza di ogni rilevamento censuario.
Nel corso del terremoto che ha colpito l’Italia centrale tra il 2016 e il 2016 (la sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso in base alla definizione dell’INGV) Fiastra è stata interessata marginalmente dalla scossa del 24 agosto 2016 e più intensamente da quelle del 26 ottobre e soprattutto del 30 ottobre. Non vi sono state vittime, ma il patrimonio edilizio ha subito gravi danni e l’intervento della Protezione Civile ha comportato lo spostamento di una parte notevole della popolazione in strutture turistiche della costa, in particolare in due aree di campeggio di Porto Recanati.
L’intervento di Psicologi nel Mondo-Torino e di Psicologi per i Popoli Torino in questa comunità è stato deciso dopo una visita di ricognizione nell’area terremotata marchigiana, operata congiuntamente dalle due associazioni nel novembre 2016. Nel corso della visita a Fiastra (anche grazie a contatti con le Brigate di Solidarietà Attiva) sono stati presi contatti con l’amministrazione comunale e con l’associazione “Ricostruiamo Fiastra”, costituitasi subito dopo il sisma: l’aspetto principale, sul quale è stato chiesto un intervento, è quello della separazione della popolazione “tra mari e monti”, che aveva già provocato anche una divergenza di pensiero e di sensazioni tra chi era rimasto nel paese e chi è stato costretto ad andare sulla costa. L’obbiettivo principale che l’intervento si è proposto - in interazione con le istituzioni locali e con le strutture regionali e provinciali del sistema sanitario pubblico - è quello di accompagnare la comunità verso la sua ricomposizione, stimolando la focalizzazione dei suoi membri (ovunque alloggiati in forma provvisoria) verso un futuro comune. Si è inoltre cercato di sostenere i soggetti più attivi della comunità in un percorso di progettazione, perché potessero ripartire le attività più importanti anche ai fini della valorizzazione socio-economica dell’area ed in particolare quelle connesse al turismo nel Parco. Queste ultime, infatti, rappresentano una risorsa essenziale per Fiastra, in un quadro che, d’altra parte, aveva visto crescere negli ultimi anni l’attrattività turistica dell’area. Oltre a ciò, l’intervento si è proposto anche di offrire un supporto alle figure più fragili, senza attribuire ad esso un carattere clinico.
Nel corso del terremoto che ha colpito l’Italia centrale tra il 2016 e il 2016 (la sequenza sismica Amatrice-Norcia-Visso in base alla definizione dell’INGV) Fiastra è stata interessata marginalmente dalla scossa del 24 agosto 2016 e più intensamente da quelle del 26 ottobre e soprattutto del 30 ottobre. Non vi sono state vittime, ma il patrimonio edilizio ha subito gravi danni e l’intervento della Protezione Civile ha comportato lo spostamento di una parte notevole della popolazione in strutture turistiche della costa, in particolare in due aree di campeggio di Porto Recanati.
L’intervento di Psicologi nel Mondo-Torino e di Psicologi per i Popoli Torino in questa comunità è stato deciso dopo una visita di ricognizione nell’area terremotata marchigiana, operata congiuntamente dalle due associazioni nel novembre 2016. Nel corso della visita a Fiastra (anche grazie a contatti con le Brigate di Solidarietà Attiva) sono stati presi contatti con l’amministrazione comunale e con l’associazione “Ricostruiamo Fiastra”, costituitasi subito dopo il sisma: l’aspetto principale, sul quale è stato chiesto un intervento, è quello della separazione della popolazione “tra mari e monti”, che aveva già provocato anche una divergenza di pensiero e di sensazioni tra chi era rimasto nel paese e chi è stato costretto ad andare sulla costa. L’obbiettivo principale che l’intervento si è proposto - in interazione con le istituzioni locali e con le strutture regionali e provinciali del sistema sanitario pubblico - è quello di accompagnare la comunità verso la sua ricomposizione, stimolando la focalizzazione dei suoi membri (ovunque alloggiati in forma provvisoria) verso un futuro comune. Si è inoltre cercato di sostenere i soggetti più attivi della comunità in un percorso di progettazione, perché potessero ripartire le attività più importanti anche ai fini della valorizzazione socio-economica dell’area ed in particolare quelle connesse al turismo nel Parco. Queste ultime, infatti, rappresentano una risorsa essenziale per Fiastra, in un quadro che, d’altra parte, aveva visto crescere negli ultimi anni l’attrattività turistica dell’area. Oltre a ciò, l’intervento si è proposto anche di offrire un supporto alle figure più fragili, senza attribuire ad esso un carattere clinico.