*Attività realizzata grazie al contributo dell’8 per mille della Chiesa Valdese nell’ambito del progetto COLORI METICCI
PHOTOVOICE
Il laboratorio è ispirato ai principi del metodo PHOTOVOICE, una metodologia di ricerca-azione psicosociale che pone l'individuo e il suo punto di vista al centro delle attività.
Photovoice si avvale della fotografia come modalità di espressione ed elaborazione dell'esperienza e dei vissuti dei partecipanti.
Di solito è rivolto a persone che hanno scarsa influenza, o voce, nella loro comunità, ma si può anche declinare come strumento di formazione e sviluppo personale._
Il laboratorio è ispirato ai principi del metodo PHOTOVOICE, una metodologia di ricerca-azione psicosociale che pone l'individuo e il suo punto di vista al centro delle attività.
Photovoice si avvale della fotografia come modalità di espressione ed elaborazione dell'esperienza e dei vissuti dei partecipanti.
Di solito è rivolto a persone che hanno scarsa influenza, o voce, nella loro comunità, ma si può anche declinare come strumento di formazione e sviluppo personale._
"Photovoice is a participatory research and critical thinking method that allows patients, clients and community members to share their experiences and collaborate for change. Using photographs can illuminate barriers to access, illustrate quality of care or influence policy and resource decision making in respectful and supportive ways. (...) It is an innovative technique of interest to community members, graduate students, policy makers, professionals, and more" (www.photovoiceworldwide.com)
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"Photovoice è metodo di ricerca partecipativa e di pensiero critico che permette a pazienti, clienti e membri della comunità di condividere le loro esperienze e collaborare al cambiamento. Utilizzare le fotografie può mettere in luce quali barriere impediscono l'accessibilità, può illustrare la qualità dei sistemi di cura o influenzare il processo decisionale, riguardante la definizione di procedure e risorse, in modo rispettoso e solidale. (...) è una tecnica innovativa interessante per i membri della comunità, studenti universitari, politici, professionisti, e altro ancora" (ns.tr.)
3 OBIETTIVI principali di Photovoice:
- Permettere ai partecipanti di documentare bisogni/punti di forza della loro comunità di appartenenza
- A partire dalle loro foto, promuovere tra i partecipanti la discussione critica (basata sul pensiero di Paolo Freire) riguardo la loro esperienza e la loro visione della loro situazione
- Creare una piattaforma che aiuti i partecipanti ad attivare qualche tipo di cambiamento nella loro comunità
Un lavoro in Gruppo per sostenere la crescita individuale:
Il laboratorio, rispettando i tempi e le esigenze dei singoli partecipanti, prevede momenti di attività individuali, in piccoli sottogruppi e nel gruppo al completo.
I partecipanti condividono fra loro il perché hanno scattato le loro foto, il significato che sta dietro ognuna di esse e ascoltano le riflessioni che scaturiscono dagli altri partecipanti quando osservano le loro foto.
Attraverso la condivisione e la discussione in gruppo, i partecipanti elaborano una didascalia per ognuna delle loro foto.
Le didascalie sono discusse nel Gruppo e abbinate alle foto, per farne comprendere al pubblico il significato che i partecipanti attribuiscono ad esse.
Il lavoro svolto nel gruppo di discussione si basa sul pensiero di Paulo Freire, educatore-filosofo- sociologo, autore de la "Pedagogia del oppressi". Freire crede che il dialogo critico con gli altri può aiutarci a percepire quagli ambiti della vita nella nostra comunità ingiusti ed oppressivi.
L'elaborazione attraverso il dialogo critico è utile ad aumentare la consapevolezza e conoscenza di sé e dell'ambiente che ci circonda per, in ultima istanza, aumentare la nostra capacità di impatto su di esso e sulla nostra stessa esistenza.
Conduttori
Alfredo Mela, sociologo, Professore di Sociologia presso il Politecnico di Torino, Facoltà di Psicologia.
Giorgia Micene, Psicologa e Psicoterapeuta, con esperienza nel campo della migrazione sia come terapeuta che come formatore.
Alvin Crea, Fotografo
3 OBIETTIVI principali di Photovoice:
- Permettere ai partecipanti di documentare bisogni/punti di forza della loro comunità di appartenenza
- A partire dalle loro foto, promuovere tra i partecipanti la discussione critica (basata sul pensiero di Paolo Freire) riguardo la loro esperienza e la loro visione della loro situazione
- Creare una piattaforma che aiuti i partecipanti ad attivare qualche tipo di cambiamento nella loro comunità
Un lavoro in Gruppo per sostenere la crescita individuale:
Il laboratorio, rispettando i tempi e le esigenze dei singoli partecipanti, prevede momenti di attività individuali, in piccoli sottogruppi e nel gruppo al completo.
I partecipanti condividono fra loro il perché hanno scattato le loro foto, il significato che sta dietro ognuna di esse e ascoltano le riflessioni che scaturiscono dagli altri partecipanti quando osservano le loro foto.
Attraverso la condivisione e la discussione in gruppo, i partecipanti elaborano una didascalia per ognuna delle loro foto.
Le didascalie sono discusse nel Gruppo e abbinate alle foto, per farne comprendere al pubblico il significato che i partecipanti attribuiscono ad esse.
Il lavoro svolto nel gruppo di discussione si basa sul pensiero di Paulo Freire, educatore-filosofo- sociologo, autore de la "Pedagogia del oppressi". Freire crede che il dialogo critico con gli altri può aiutarci a percepire quagli ambiti della vita nella nostra comunità ingiusti ed oppressivi.
L'elaborazione attraverso il dialogo critico è utile ad aumentare la consapevolezza e conoscenza di sé e dell'ambiente che ci circonda per, in ultima istanza, aumentare la nostra capacità di impatto su di esso e sulla nostra stessa esistenza.
Conduttori
Alfredo Mela, sociologo, Professore di Sociologia presso il Politecnico di Torino, Facoltà di Psicologia.
Giorgia Micene, Psicologa e Psicoterapeuta, con esperienza nel campo della migrazione sia come terapeuta che come formatore.
Alvin Crea, Fotografo