VENTANA ABIERTA
A. Mela
Giugno 2023
La situazione della comunità è sempre difficile: continuando il regime di eccezione decretato dal governo da oltre un anno, si temono nuovi arresti di oppositori, mentre l’esercito, presente nei dintorni di Santa Marta, suscita negli anziani i ricordi tragici della guerra civile.
Nei prossimi giorni inizieranno delle assemblee di ciascuna colonia, ovvero nei diversi gruppi di case della comunità per informare la popolazione e rafforzare la solidarietà reciproca. Intanto, il progetto Ventana Abierta procede, con il nostro supporto: prosegue la preparazione dell’orto comunitario negli spazi dell’Invernadero, coinvolgendo un maggior numero di persone (si vedano le foto qui sotto). Prosegue anche l’attività di accompagnamento in ospedale delle persone sole e si sono consolidati i rapporti tra le operatrici del progetto, la clinica e altri gruppi della comunità. |
Settembre 2022
Molte cose sono cambiate dal momento in cui si è iniziato il progetto, ma esso continua anche dopo la fine del finanziamento da parte dell’OPM della Chiesa Valdese.
Durante i momenti più gravi della pandemia il gruppo di lavoro delle operatrici sociali di Santa Marta si è concentrato sulle necessità più urgenti: dapprima, durante il lock down, informando la popolazione sulle misure per la prevenzione del contagio e poi, con le nuove aperture, occupandosi delle persone più isolate e in difficoltà, anche con la fornitura di un pacchetto-base di alimenti. |
Descrizione Progetto
E’ stato poi avviato un progetto di formazione sulla preparazione di orti domestici, in collaborazione con l’invernadero: oggi l’idea è quella di puntare su un orto comunitario, coinvolgendo nella sua realizzazione famiglie e persone in difficoltà.
Un’altra attività è l’accompagnamento con un trasporto collettivo di persone che debbono recarsi all’ospedale di San Salvador per cure periodiche, seguendo i malati ed accertandosi che il loro percorso di cura prosegua regolarmente.
A queste attività collaborano tre operatrici: Marta, Sonia e Marina, in contatto a distanza con noi e a Sata Marta con Mere, la psicologa della Clinica pubblica, e Lola e Heidi, della Clinica di Riabilitazione (Rehab).
In questi mesi, tuttavia, una nuova grave difficoltà colpisce la comunità, ad opera delle politiche del governo salvadoregno e del suo Presidente. Egli, infatti, nel marzo 2022, ha proclamato uno “stato di eccezione” per la lotta contro la criminalità organizzata (le maras), che sospende temporaneamente le garanzie costituzionali (https://www.osservatoriodiritti.it/2022/11/16/e-salvador-criminalita-bande-criminali/) .
Questo provvedimento è stato replicato più volte sino ad oggi e permette di incarcerare dei giovani sospetti di far parte delle maras senza un mandato giiudiziario e di negare ai parenti ed anche agli avvocati ogni possibilità di difesa e persino di informazione sulla loro situazione. Alcuni giovani di Santa Marta si trovano in questa condizione da diversi mesi.
Inoltre, l’11 febbraio 2023 sono stati incarcerati 5 dirigenti della ONG ADES che opera nella zona con importanti progetti. In questo caso l’accusa si riferisce ad un episodio della guerra civile, della fine degli anni ’80, che dovrebbe essere coperto da quella legge di amnistia che ha anche garantito e continua a garantire anche sotto l’attuale governo l’impunità ai militari che, durante quella guerra, si sono macchiati di gravi crimini di guerra e di massacri, tra i quali alcuni contro la stessa Santa Marta. Contro questi arresti si sono svolte denunce e manifestazioni di protesta nel Salvador e anche in altri paesi.
Questo sta creando un clima di forte preoccupazione e di difficoltà di azione anche ai gruppi che lavorano nella comunità: molti ritengono infatti che l’attacco ai leader di ADES faccia parte di un tentativo di far tacere le voci attive di tutta Santa Marta e di altre comunità del paese. Esso sembra legato, in particolare, all’interesse del governo a riaprire nel paese l’attività mineraria che era stata bloccata per le forti pressioni di gruppi ambientalisti. In particolare nella stessa area in cui si trova Santa Marta era stata bloccata una proposta di sfruttamento, da parte di una società multinazionale, di una miniera d’oro che avrebbe comportato un grave inquinamento del fiume Lempa, il principale bacino idrico del Salvador. Ora si parla di un nuovo gruppo interessato alla miniera: di qui una repressione preventiva dei gruppi di opposizione
https://www.osservatoriodiritti.it/2023/02/21/el-salvador-pericoloso-paese/
Anche in questa nuova situazione, tuttavia, Ventana Abierta prosegue e continuerà a ricevere il nostro appoggio.